Scuola Materna Emanuele Mosna
Il 6 marzo 1955 si avviano ufficialmente i lavori per la nuova sede di via
Florida; in quella data viene posata “la 1° pietra
del costruendo Asilo Infantile comunale, con il concorso degli Enti economici
locali e dello Stato”, alla presenza del sindaco Vito Lucianer e del
parroco don Giuseppe Rigotti. Ed il 16 ottobre 1955 si decide “che la
nuova sede della Scuola Materna venga dedicata alla memoria dell’insigne
benefattore Emanuele Mosna che ha donata il suolo e che si è reso benemerito
nel paese di Aldeno per altre munifiche donazioni”. I lavori di
costruzione furono affidati dal Comune all’impresa edile di Eugenio Zeni. Ora
la Scuola ha una nuova sede ed un nuovo nome, ma chi si occuperà dei bambini?
Si pensa alle suore Dimesse, alla cui superiora il parroco ha inviato una
richiesta a nome del Comune. Viene quindi stipulata una convenzione con la
quale la “Superiora Generale delle Suore Di-messe accorda quattro suore,
perché attendano ad un Asilo Infantile e ad una scuola di lavoro femminile.
L’Asilo funzionerà per undici mesi all’anno, dalle ore 8.30 alle ore 1 ó
l’inverno, dalle ore 8 alle 17 l’estate, tutti i giorni feriali eccettuato i
Giovedì”. Ed eccoci ritornati alla fredda giornata di dicembre descrittaci
nella sua lettera da Sr. Rosalia. Le suore sono finalmente arrivate: ecco come
è strutturata la sede al loro arrivo (da una nota del Segretario, maestro Nave
Bonfiglio):
La prima Assemblea generale dei soci della Scuola Materna “Emanuele
Mosna” risale al 22 gennaio 1956 e viene tenuta nei locali del Circolo
A.C.L.I.; i soci presenti sono un centinaio, in questa occasione si nomina il
Consiglio Direttivo e si approva lo Statuto.
Nello Statuto si sancisce lo scopo della Scuola Materna che è quello di
“dar vita ad un asilo infantile per l’assistenza e l’educazione dei
fanciulli dai tre ai sei anni del Comune di Aldeno, statuendo che l’educazione
e l’istruzione impartite ai bambini sia uniformata ai principi del Vangelo,
secondo la prassi cattolica”.
I soci fondatori, benefattori, contribuenti e ordinari sono sempre la spina
portante della Scuola Materna. Si riuniscono almeno una volta l’anno devono
eleggere il Consiglio Direttivo e i revisori dei conti; approvare e discutere
il bilancio; deliberare sulla situazione morale-educativa dell’asilo infantile
e sulle relazioni del Consiglio Direttivo; approvare il regolamento interno e
gli organici del personale insegnante e inserviente.
Notiamo subito come negli organi della società siano scomparse le Signore
vigilatrici, sostituite dai revisori dei conti!
II Consiglio Direttivo deve essere composto di 5 membri di diritto: il parroco
prò tempore, l’ufficiale sanitario, un rappresentante della Scuola elementare
locale e due rappresentanti del Comune. Vi prendono parte anche sei consiglieri
e tre revisori dei conti eletti dall’assemblea generale. Ecco il Consiglio
Direttivo eletto quel 22 gennaio 1956, il primo della nuova Scuola: Presidente
Gottardi dott. Cesare (dal 1956 al 7 978), Vicepresidente il sindaco Vito
Lucianer, segretario Nave Bonfiglio, il vice sindaco Lino Moratelli, il parroco
don Giuseppe Rigotti, Consiglieri: Maistri Marcello, Bisesti Sergio, Bottura
Marcello, Spagnolli Giuseppe, Beozzo Lino, Lucianer Mario; Sindaci o revisori
dei conti: Baldo Delio, Daldoss Attilio, Prada Lino.
Negli anni alcuni di questi componenti sono stati sostituiti da: Mazzurana
Danilo, Giovan-nini Bruno, Schir Ottorino, Baldo Romano, Pescador Luisa,
Tonolli Gemma, Muraglia Mario, Moratelli Lino, Pescador Fernanda.
Nello Statuto è previsto che per tutte le cariche sociali non siano previsti
compensi, anche per questo è giusto ringraziare tutti coloro che nel corso
degli anni le hanno ricoperte. La tassa di refezione e di frequenza mensile si
paga anticipata, entro il 5 di ogni mese e viene fissata in 1 200£: cifra che
non è sicuramente irrisoria nel 1956. Così il Consiglio Direttivo ha cura di
ridurla per il secondo ed il terzo fratello, che frequentino la scuola
contemporaneamente; inoltre resta sempre valida la richiesta di esenzione dal
pagamento per chi non potesse permetterselo.
La tassa va sempre pagata, e interamente, a meno che l’assenza del bambino non
sia per causa di malattia riconosciuta dal medico e duri almeno 1 5 giorni: in
questo caso la tassa di refezione è ridotta della metà.
La Scuola Materna è aperta tutti i giorni tranne le domeniche, i giovedì e le
feste religiose, che sono considerati giorni di vacanza, con orario: invernale
dalle 8.30-9 alle 16 ed estivo: dalle 8-8.30 alle 17. La data di inizio delle
lezioni non è fissa, varia secondo le esigenze del paese (epidemie di
scarlattina in corso, vendemmia anticipata o ritardata…) e così pure la fine
delle lezioni ( ad esempio il 1 luglio 1960 la scuola viene chiusa a causa di
un’epidemia di malattia esantematica!).
Come si poteva sapere la data di apertura, allora?
Il regolamento prevede che ne venga data notizia con un avviso in Chiesa,
dopodiché sono stabilite due giornate nelle quali si possono effettuare le
iscrizioni, corredate di certificato di nascita e di effettuazione delle
vaccinazioni antidifterica ed antivaiolosa, quindi, qualche giorno dopo,
l’Asilo può cominciare la sua attività: nella prima settimana solo al mattino e
poi ad orario completo. Solo dal 1975 le giornate di apertura sono fissate come
adesso dal 1 settembre al 30 giugno; il cambio di orario risale invece al 1997,
dal vecchio 9-16 al nuovo 8.30-15.30. Dai verbali si scopre inoltre che la
struttura viene usata occasionalmente anche per altre attività: ad esempio nel
1 958 per la Giornata didattica provinciale e nel 1 959 per una scuola di
taglio e cucito.
Con l’assemblea del 15 ottobre 1977 la Scuola Materna cambia. La riforma
scolastica apporta dei cambiamenti organizzativi. Risale infatti al questi anni
la stesura e l’approvazione della legge provinciale n.l 3 del 21 marzo 1977,
con la quale furono introdotte molte modifiche significative sul piano
istituzionale, giuridico, organizzativo e pedagogico-didat-tico. La legge
stabilisce inoltre che le pure spese della scuola vengano sostenute dalla
Provincia; i costi della mensa sono invece a carico della Scuola. La legge
prevede la costituzione di organi collegiali di partecipazione alla scuola: vengono
così creati il collegio insegnanti e il Comitato di Gestione, che ha potere
propositivo ed è composto da genitori, insegnanti e inservienti. Con i nuovi
mutamenti didattici cambiano anche i volti del Consiglio Direttivo, nella
seduta del 8 febbraio 1978 viene così eletto: Presidente Baldo Romano (dal 1978
al 1981), Segretario Nave Bonfiglio, Consiglieri: Bauer Marisa, Tovazzi Paola,
Pescador Vittoria, Moratelli
Giovanni, Muraglia Marcello, Spagnoli Guglielma, Revisori dei conti: Schir
Ottorino, Prada Lino e Baldo Marco.
Il 22 maggio 1981 si rinnova il Consiglio Direttivo: Presidente Gottardi Andrea
(dal 1981 al 1999), Segretario: Nave Bonfiglio, Consiglieri: Bridi Gino, Baldo
Orietta, Pancheri Italo, Bisesti Lucia, Cramerotti Silvano, Maistri Alberto,
Revisori dei conti: Prada Lino, Baldo Marco, Larcher Milva.
Un ulteriore rinnovo del Consiglio avviene il 28 aprile 1987: sono confermati
Presidente e Segretario e i consiglieri sono sostituiti con: Tamburini Bruna,
Bisesti Tullio, Vivaldelli Ivana, Serafini Luigi, Fioretti Gino, Malfer Paolo,
Revisori dei conti: Sartori Renzo, Mazzu-rana Alma, Beozzo Silvio.
Nel 1989 il Segretario, Nave Bonfiglio, lascia l’incarico, dopo 40 anni di
servizio, di passione e di dedizione disinteressata. Con lui esce di scena l’ultimo
dei “padri” dell’istituzione. Gli succede, con altre mansioni e con
un incarico organizzativo complessivo, l’attuale Segretario rag. Ennio Baldo.
Dal 1989, per consentire un’adeguata rotazione all’interno del Consiglio, ogni
tre anni vengono sostituiti due consiglieri. Così, nel corso degli anni nuovi
consiglieri entrano a far parte del Consiglio: Baldo Rosana, Baldo Tiziano,
Erlicher Dino, Enderle Luciano, Gris Simonetta (Presidente dal 1999 al 2001),
Tissot Piero, Alovisi Lucia, Zuani Silvana, Mazzurana Paolo, Muraglia Cornelio,
Corner Monica, Larentis Loredana, Cramerotti Barbara, Coser Alessandra,
Battisti Patrich.
Attualmente il Consiglio Direttivo è così composto: Presidente: Serafini Luigi,
Vice-presidente: Malfer Paolo, Segretario: Baldo Ennio, Consiglieri: Enderle
Luciano, Tissot Piero, Baldo Tiziano, Coser Alessandra, Gris Simonetta;
Revisori dei conti: Cramerotti Barbara, Corner Monica, Battisti Patrich, il
sindaco Daniele Baldo, il parroco prò tempore don Daniele Morandini, la
rappresentante comunale della maggioranza: Cramerotti Alida e il rappresentante
comunale della minoranza Luca Zortea. Nel 1996 la superiora delle Suore Dimesse
decide di ritirare le sue consorelle da Aldeno (Suor Emma, Suor Renata e Suor
Beniamino), come scrive Sr. Rosalia e come abbiamo già ricordato. L’anno
successivo una nuova legge consente alle Scuole Materne di gestire un nido e
quindi nel Consiglio direttivo si valuta questa opportunità: si lavora
intensamente tutta l’estate sull’ipotesi di apertura e, d’accordo con le
autorità comunali, si decide di realizzarlo, nonostante il ridotto numero di
iscritti. Il 20 ottobre 1997, in quello che era stato l’appartamento delle
suore, comincia l’attività dell’asilo nido, che oggi procede a gonfie vele. Il
30 ottobre 1998 viene approvato dall’ assemblea dei soci l’attuale Statuto
della Scuola, che diventa “Scuola dell’Infanzia Emanuele Mosna di
Aldeno”: associazione iscritta all’albo delle associazioni del
volontariato (legge provinciale 1 3 del febbraio 1992) che non persegue scopi
di lucro, ed ha il fine di gestire la scuola dell’infanzia e l’asilo nido
“Primo Volo” con obiettivi di pieno ed armonico sviluppo della
personalità del bambino e la sua socializzazione attraverso la sua educazione
integrale, e opera nel rispetto del primario dovere-diritto dei genitori di
educare ed istruire i figli secondo i principi della concezione cristiana della
vita.
Da ricordare l’attività dell’asilo estivo che si è svolta per due settimane nel
luglio 2004 e per quattro settimane nel luglio del 2005.1 bambini possono
trascorrere delle ore tranquille ed allegre nella struttura dell’asilo:
un’esperienza più che positiva, che si ripeterà anche nel luglio 2006. Nel
corso degli anni naturalmente nell’edificio sono stati eseguiti lavori di
ampliamento e di manutenzione ordinari e straordinaria. Ricordiamo
l’ampliamento del 1 979 con la costruzione della IV sezione, il rifacimento del
tetto delle aule nel 1 989, la ristrutturazione del piano inferiore nel 1
992/93, l’adeguamento alla normativa dei disabili dell’accesso principale nel 1
994, l’ampliamento dell’appartamento delle suore ora adibito a nido nel 1 998,
l’aggiunta della V sezione nel 2000/01 e infine la chiusura del porticato e
costruzione dell’aula rosa nel 2002. La storia della Scuola dell’Infanzia
“Emanuele Mosna” non si ferma certo qui: un nuovo capitolo si apre, a
partire da giugno 2006, con l’appalto dei lavori per la nuova sede, in via 25
aprile. Qualsiasi sarà il destino dell’attuale edificio, ad esso rimarrà legata
la memoria affettuosa di centinaia di bambini e di genitori.
Fonti: “Personaggi di Aldeno” edito dalla Cassa Rurale di Aldeno e
Cadine nel 1996 d. Valerio Bottura Archivio parrocchiale Archivio dell’asilo